Per chi non lo conoscesse, il Crystal Palace Park è una deliziosa area verde posta nella periferia sudorientale di Londra, dove un tempo si ergeva la celebre struttura omonima, distrutta da un incendio nel 1936. Di quella magniloquente testimonianza dell’epoca vittoriana, però, rimangono un parco molto bello ed esteso, un’arena per concerti, un labirinto tradizionale realizzato con alte siepi. E, soprattutto, un’affascinante esposizione di statue di dinosauri e altri animali della preistoria. Fra questi, ittiosauri e alcuni grandi mammiferi estinti.
Ricostruzioni basate su antiche conoscenze
A un’osservazione anche superficiale, però, queste statue hanno vari dettagli che non tornano. E non occorre essere esperti di paleontologia per capirlo. Il perché è semplice: sono ricostruzioni antiche, basate sulle conoscenze della metà del XIX secolo, oggi ampiamente superate. Si tratta comunque di una testimonianza molto interessante di quanto siano progredite le nostre conoscenze nel campo della paleontologia.
La nuova sede del Crystal Palace
Ma andiamo per ordine. Dopo la chiusura della Grande Esposizione Universale di Londra, nel 1851 il Crystal Palace venne smontato e trasferito da Hyde Park alla nuova ubicazione. Qui nacque un grande parco pubblico con fontane, statue e laghi artificiali. Per arricchire il parco si pensò quindi di creare le statue dei dinosauri, le prime mai realizzate nelle dimensioni originali. Il lavoro venne commissionato allo scultore Benjamin Waterhouse Hawkins, su indicazioni di uno dei più potenti e celebri scienziati del tempo, sir Richard Owen.
Fantasia e… realtà
La paleontologia e la recente identificazione di alcuni giganti del passato (come Megalosaurus o Iguanodon) aveva affascinato e interessato il pubblico vittoriano. Un conto era viaggiare un po’ con la fantasia e un po’ con le illustrazioni naturalistiche del tempo. Ma vedere dal vivo la ricostruzione in scala reale di un dinosauro era qualcosa che ancora nessuno aveva sperimentato. E così, quando Hawkins completò ed espose al pubblico le sue opere, nel 1854, fu subito un grande successo. Lo scultore si avvantaggiò di ottimi guadagni anche grazie alla vendita di gadget, in particolare di ricostruzioni più piccole delle statue, destinate all’uso didattico.
Il taglio dei fondi
La realizzazione delle statue, però, era laboriosa e, soprattutto, costosa. Quindi, nel 1855, all’artista vennero tagliati i fondi e molti progetti di future statue vennero abbandonati. Altre statue incomplete vennero distrutte, nonostante le proteste di alcuni giornali del tempo. Hawkins poi si dedicò alla creazione di un nuovo parco dei dinosauri a Central Park, a New York, progetto che, purtroppo, sfumò.
Alcuni dei principali errori
Gli errori scientifici nella realizzazione dei dinosauri del Crystal Palace sono di diversa natura. Il più evidente è la postura di molti modelli. In particolare l’iguanodonte, uno dei primissimi dinosauri mai identificati, che camminava sulle zampe posteriori e aveva arti anteriori più piccoli. Nella ricostruzione del Crystal Palace, però, sembra più un’iguana gigante. Infatti, ha quattro arti di uguali dimensioni, tutti posati a terra, e un muso molto simile a quello di un rettile moderno. Stessa cosa per il megalosauro. Anch’egli era un predatore bipede, mentre la statua di Hawkins è ben piantata in terra con i suoi quattro piedi di uguali dimensioni. Il che è normale, dato che le prime supposizioni sul fatto che alcuni dinosauri potessero avere un’andatura bipede arrivarono solo alcuni anni dopo. Un altro esempio è dato dall’ittiosauro, che sembra crogiolarsi al sole come una foca. Mentre in realtà oggi sappiamo che il suo aspetto era più simile a quello di un delfino.
Il degrado, l’abbandono e il recupero
A cavallo tra il XIX e i primi decenni del XX secolo, i dinosauri di Crystal Palace persero notorietà. Le ricostruzioni non erano più al passo con i tempi. Inoltre, molti scienziati, compreso il celebre paleontologo Charles Othniel Marsh, criticarono aspramente il loro valore scientifico e il loro scarso realismo. Dopo decenni di degrado e parziale abbandono, le statue vennero restaurate prima nel 1952 e poi nel 2002. Oggi sono ancora una meta turistica molto amata, un’immagine iconica della scienza vittoriana e della passione che da sempre il popolo britannico ha per la natura e la conoscenza.
Per chi fosse interessato a una futura visita ai dinosauri del Crystal Palace Park, può consultare il sito dell’omonimo Museo.
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