Quando pensiamo ai rimedi naturali, storciamo spesso il naso al pensiero di decotti dall’odore nauseabondo e zuppette decisamente poco invitanti.
Ma questa volta vi voglio parlare di un rimedio che è anche un cibo delizioso: viene chiamato in molti modi differenti: riso dolce, riso mochi o calmochi, ma riso glutinoso forse è quello più comune. Si tratta di una qualità asiatica di riso che è particolarmente dolce al palato e dalla consistenza molto collosa, perciò viene anche chiamato “glutinoso”, nonostante non vi sia traccia delle proteine del glutine (gliadina e glutenina) e sia quindi un alimento perfettamente adatto anche per celiaci e intolleranti.
Il riso dolce viene consumato anche quotidianamente in Asia, in particolare in Myanmar, Thailandia, Cina, Laos e Giappone, sia in versione salata che dolce. In Giappone troviamo i famosi daifuku mochi, dolcetti di riso dolce cotto e pestato al mortaio finché diventa una sorta di impasto colloso, a cui viene poi data la classica forma a pallina e che vengono farciti tradizionalmente con marmellata di fagioli rossi (mochi significa letteralmente cibo schiacciato).
Quali sono le proprietà
A noi interessano soprattutto le qualità nutrizionali del riso dolce, che lo rendono un alimento molto utile in alcuni momenti della nostra vita e in condizioni fisiche particolari. Il riso dolce è particolarmente energetico, ricco di proteine e sali minerali, soprattutto calcio e magnesio. In macrobiotica, il riso dolce è considerato appunto un cibo molto ricostituente e rinvigorente, aiuta la formazione di latte materno, permette di accorciare i tempi di convalescenza, rinforza i muscoli in generale e in particolare quelli della vescica. Per questi motivi può essere molto utile assumere riso dolce se ci riconosciamo nelle seguenti condizioni:
- Persone debilitate e deperite a causa di un incidente, una malattia o uno sforzo molto accentuato;
- Donne che hanno appena partorito;
- Donne che sono in fase di allattamento (il riso dolce aiuta ad avere un latte abbondante e nutriente);
- Neonati in fase di svezzamento (somministrato con le stesse modalità del normale riso in chicco: ben cotto, passato al passaverdura e ridotto in crema);
- Bambini minuti e disinteressati al cibo per aiutare la crescita;
- Bambini che soffrono di enuresi notturna.
Dove acquistarlo
In Italia purtroppo è molto difficile reperire il riso dolce in chicco, soprattutto quello integrale, che è sicuramente la prima scelta perché sia un vero e proprio rimedio per la nostra salute. D’altro canto non è una sostituirlo con i daifuku mochi in vendita presso i market asiatici e i ristoranti cinesi, perché non sono più fatti come una volta e oggi contengono solo farina raffinata, coloranti, aromi artificiali e tanto zucchero. Esistono invece dei panetti di mochi integrale acquistabili presso i negozi di alimentazione naturale, che vanno benissimo come rimedio ricostituente: basta scaldarli al forno o in padella per renderli croccanti e consumarli come snack, oppure a pezzettini nella zuppa di miso durante il pasto. Consiglio di consumarli con un goccio di salsa di soia, che contribuisce a dare una qualità corroborante al rimedio. Si possono consumare ogni giorno, senza controindicazioni.
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