Fra le 18 specie di pinguino, il pinguino imperatore (Aptenodytes forsteri) è certamente la più conosciuta. Merito della sua camminata buffa e della livrea unica.
Tuttavia, questa specie – l’unica che vive tutto l’anno nel gelo antartico – è sempre più minacciata a causa dei cambiamenti climatici. L’IUCN, L’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, classifica la specie come “prossima alla minaccia”.
In questo articolo vi proponiamo otto aneddoti per conoscere meglio questa meravigliosa specie.
Il più grande tra i pinguini
Il pinguino imperatore è il più grande tra le 18 specie di pinguini che si trovano oggi sul pianeta e uno dei più grandi fra tutti gli uccelli.
Appena nato il piccolo pinguino pesa 150 grammi ed è alto 15 centimetri; mentre da adulto raggiunge un’altezza di 115 centimetri e pesa intorno ai 40 chili, un peso che aumenta per l’accumulo di grasso in inverno per proteggersi dal freddo.
Rispetto ai loro antenati, però, sono decisamente uccelli più piccoli: secondo uno studio condotto dai ricercatori del Museo de La Plata, in Argentina, l’antico uccello simile al pinguino sarebbe stato ben più alto rispetto anche alla maggior parte degli esseri umani.
L’imperatore dell’Antartide
Il pinguino imperatore trascorre tutta la vita tra i ghiacci dell’Antartide, dove le temperature possono raggiungere i -60 gradi Celsius. Tuttavia, non di rado alcuni di questi animali sono stati avvistati in acque più miti, come quelle al largo delle coste della Nuova Zelanda.
Una vita tra i ghiacci
Il pinguino imperatore è l’unico uccello che si riproduce e nidifica tra i ghiacci, durante l’inverno antartico. Tra maggio e giugno la femmina depone un singolo uovo di grandi dimensioni, che affida al maschio prima di intraprendere un viaggio di circa due mesi per rifocillarsi, cacciando in mare aperto.
Un papà premuroso
Sono proprio gli individui di sesso maschile a mantenere al caldo le uova appena deposte dalla femmina di pinguino imperatore, tenendole in equilibrio sui piedi e proteggendole con una piega della pelle, nota come marsupio della cova. Durante i due mesi di cure parentali, i maschi non mangiano nulla e devono resistere agli eventi atmosferici dell’Antartide. Solo con il ritorno della madre, i coraggiosi papà pinguini abbandonano la covata e vanno a cercare a loro volta cibo in mare.
L’importanza del gruppo
Il pinguino imperatore vive in colonie affollate e composte anche da migliaia di individui della stessa specie. Secondo le più recenti stime, l’Antartide ospiterebbe circa 595mila individui di questa specie, suddivisi in 54 colonie.
Non sa volare ma è un ottimo subacqueo
I pinguini imperatori non sanno volare, ma sono abili nuotatori. L’immersione più profonda registrata è stata di 564 metri, mentre l’immersione più lunga registrata è durata circa 28 minuti.
Piumaggio “termico”
Al fine di poter sopportare le rigide temperature del Polo Sud, i pinguini imperatore sono protetti da due strati di penne e piume modificate, una buona riserva di grasso, becco e ali proporzionalmente più piccole rispetto agli altri pinguini per prevenire la perdita di calore.
Le colonie di adulti e pulcini si stringono insieme per condividere il calore corporeo.
È ghiotto di pesce
Il pinguino imperatore si nutre di piccoli pesci, calamari e altri molluschi cefalopodi. Tuttavia, la sua dieta è composta in larga parte da krill, piccoli crostacei che costituiscono lo zooplancton che è l’alimento base dell’ecosistema antartico.
Un pinguino imperatore adulto può arrivare a consumare 2-3 chilogrammi di cibo al giorno.
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