Dal 16 aprile è diventata obbligatoria la Ricetta Veterinaria Elettronica, in sostituzione delle prescrizioni cartacee.
La ricetta potrà essere gestita sia attraverso l’applicazione dedicata, sia sul portale online.
Italia primo paese europeo
L’Italia è il primo Paese europeo ad adottare questa nuova strategia: la Ricetta Veterinaria Elettronica, attraverso l’alimentazione del Sistema Informativo Nazionale per la Farmacosorveglianza, si applica all’intero ciclo di gestione dei medicinali e dei mangimi medicati e che va dalla prescrizione ed erogazione, fino alla registrazione delle informazioni dei trattamenti effettuati.
«È un sistema innovativo nel campo della sanità animale e di fondamentale importanza nella lotta all’antibiotico resistenza. Un notevole avanzamento nel processo di innovazione digitale per la sanità animale e che porterà evidenti ripercussioni anche sulla salute umana», ha spiegato il Ministro della Salute Giulia Grillo.
La ricetta, infatti, non sarà obbligatoria solo per i farmaci somministrti agli animali da compagnia, ma anche per i trattamenti impiegati negli allevamenti.
Abbassare l’IVA
La novità aggiunge un importante tassello alla gestione del benessere animale, ma riaccende il dibattito sull’onerosità delle cure veterinarie.
«Attendiamo novità dal Governo anche riguardo al costo elevato dei farmaci veterinari e all’IVA al 22%, la stessa imposta applicata ai beni di lusso – ha spiegato la Lav –. Lo scorso anno abbiamo lanciato la campagna #IPIÙTASSATI e l’iniziativa #CURIAMOLITUTTI, con una petizione indirizzata a Governo e Parlamento per ottenere la riduzione dell’IVA su prestazioni veterinarie e cibo per animali, l’abbattimento del costo dei farmaci veterinari e l’aumento della quota di detrazione fiscale su cure e farmaci veterinari».
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