I primi ad accorgersi di quanto stava accadendo sono stati i turisti che hanno assistito impotenti e inorriditi alle esecuzioni dei cani, uccisi a sangue freddo per le strade delle più rinomate località turistiche marocchine.
È una vera e propria strage quella che sta avvenendo in Marocco, dove centinaia di cani randagi sono stati uccisi a fucilate.
Eliminati in vista della delegazione FIFA
Le esecuzioni degli animali hanno tutte lo stesso mandante e lo stesso scopo: far sparire gli animali randagi in vista dell’imminente arrivo nel paese magrebino della delegazione FIFA.
Il Marocco, infatti, è in lizza assieme a Messico, Canada e Stati Uniti per ospitare i campionati mondiali di calcio del 2026 e ciò che sta accadendo ricorda da vicino quanto avvenuto nel 2012 a Kiev, in Ucraina; anche allora migliaia di animali randagi furono sterminati in concomitanza del sopralluogo della delegazione FIFA per l’organizzazione dei campionati europei di calcio.
Uccisi anche i cani del progetto “Le coeur sur la patte”
La stessa sorte è stata riservata anche ai cani curati dall’associazione locale “Le coeur sur la patte”, che da tempo si occupa della tutela dei cani in Marocco. Un gesto fatto di proposito, dal momento che questi i cani – tutti sterilizzati e abituati a convivere con l’uomo – erano dotati di una speciale targhetta colorata identificativa posta sull’orecchio.
L’appello all’ambasciatore
Anche le associazioni italiane sono scese in campo per carcere di fermare la strage: «Abbiamo scritto una lettera destinata all’Ambasciatore del Marocco in Italia chiedendogli di farsi portavoce del nostro appello per fermare la strage, sottolineando come i metodi cruenti non risolvano il problema e siano eticamente inaccettabili», ha detto Ilaria Innocenti, Responsabile Area Animali Familiari della LAV.
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