Quello che vi propongo per questo mese non è un piatto, bensì un rimedio molto efficace in casi di gonfiore addominale e sintomi causati da un fegato troppo contratto o oberato dal tanto lavoro, magari dopo un pasto eccessivamente abbondante o pesante. Facendo sbollentare per pochissimo tempo le foglie verdi in acqua, viene estratta la loro qualità energetica più yin, cioè rilassante per il fegato. Anche la chimica ci dice che il verde è indice di un’alta concentrazione di magnesio, l’elemento rilassante per eccellenza, che abbonda nelle verdure verdi e la cui azione distensiva non riguarda solo gli organi interni, ma anche muscoli e tendini.
Il brodo di clorofilla va preparato e bevuto immediatamente, caldo e a stomaco vuoto, possibilmente nel tardo pomeriggio o almeno 20 minuti prima di cena. È un rimedio di prontosoccorso, perché l’effetto è immediato, ma associato a un certo regime alimentare può anche essere assunto quotidianamente per un periodo, se intendiamo depurarci profondamente (in questi casi è buona norma consultare un Operatore olistico o un esperto in rimedi naturali).
Brodo di clorofilla
Ingredienti
1 tazza d’acqua
1 manciata di foglie verdi, meglio se miste
mezzo pizzico di sale (facoltativo)
Preparazione
Mettere a bollire una tazza d’acqua. Tagliare finemente le foglie verdi: vanno benissimo catalogna, cime di rapa, la parte verde dei porri, verza, foglie di ravanelli, erba cipollina e qualsiasi verdura verde che cresca verso l’alto. Buttare le foglie e non appena l’acqua riprende il bollore attendere un minuto. Trascorso il tempo, spegnere il fuoco, filtrare e bere subito. In caso di deperimento, sottopeso o malattia, aggiungere pochissimo sale.
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