Ci sono molte impronte sulla neve. I segni sono dappertutto ma ci vuole un occhio esperto per coglierli. Carnivori, ungulati, roditori e diversi uccelli, nelle loro peregrinazioni alla ricerca di qualcosa da mangiare, lasciano tracce inconfondibili.
Stambecco (Capra ibex)
Tipico abitante delle vette più elevate dell’Arco Alpino. Non scende di quota neanche in inverno e rimane a scaldarsi sulle pareti esposte a Sud. Vive in piccoli gruppi, guidati dalle femmine più anziane, mentre i maschi sono solitari.
Orme
Simili a quelle del camoscio, ma con zoccoli più ravvicinati e arcuati. Il tallone è particolarmente largo.
Lunghezza 7-10 cm.
Camoscio (Rupicapra rupicapra)
Presente in tutto l’Arco Alpino, ha una predilezione per gli ambienti di alta quota, ma d’inverno si possono incontrare tracce di ungulati molto più in basso, anche nelle zone collinari del fondovalle. Tra gli ungulati, nell’Appennino Centrale è presente il camoscio d’Abruzzo, sottospecie endemica italiana.
Orme
Zoccoli sottili di forma quasi rettangolare.
Lunghezza 5-6 cm.
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