Qual è il modo più pratico e comodo per un mammifero per portare i propri piccoli sempre con sé? Sicuramente un marsupio, una tasca di pelle, con tanto di mammelle incorporate per fornire il latte, dove tenere i nuovi nati nei primi mesi di vita.
È questa la caratteristica principale dei marsupiali, i mammiferi tipici dell’Australia, tra i quali il canguro rosso (Macropus rufus) è uno dei rappresentanti di maggiore successo.
Le femmine danno alla luce un solo piccolo, alla nascita poco più grande più di una moneta, ma capace di crescere molto rapidamente: in 8-9 mesi può muoversi a balzi come gli adulti.
Il marsupio è una “tecnologia animale” efficiente, ma limita il numero dei piccoli che è possibile accudire contemporaneamente e per questo i marsupiali non hanno la diffusione mondiale dei placentati, i mammiferi come noi.
Sorprendentemente le raganelle marsupiali del genere Gastrotecha (Gastrotheca marsupiata) hanno messo a punto un marsupio simile a quello del canguro. Vivono nelle foreste umide di alta quota in Sudamerica, dove l’acqua è dappertutto, ma non si deposita facilmente in grandi pozze, a causa del terreno scosceso.
Per questo le uova fecondate dal maschio sono inserite in una tasca sulla schiena della madre dove vengono portate in giro e protette fino a che non sono pronte a schiudersi.
I girini si accrescono nei calici di alcune piante dove si deposita un po’ di acqua, che consente loro di completare rapidamente lo sviluppo.
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